domenica 13 luglio 2008

Sera

Nostalgia. Prima o poi sarebbe dovuta arrivare. Forse ora che sono completamente da sola la sento più intensamente. Dan e Rhini sono tornati a Boston e Lana dorme da Amy. Qui in questa casa solo io e un'infinita stanchezza che mi riveste, come un vestito, la mente e il corpo. Oggi sono stata con Dan in barca a vela. Non era la giornata ideale a causa del fortissimo vento, ma personalmente il fatto che la mia prima volta fosse così intensa e "selvaggia" nel vero senso della parola mi è piaciuto. Acqua e sale ovunque, sul mio viso, tra i miei capelli, su ogni angolo del mio corpo, dentro gli occhi, la bocca...quel sapore intenso.

Ho un ricordo.
Altrettanto intenso.
Le lacrime hanno lo stesso sapore.

Il vento era intenso e più di una volta abbiamo rischiato di cadere in acqua, ma la sua forza era allo stesso tempo energia, forza fisica nel tentare di domarlo per mantenere in equilibrio la barca, forza fisica per direzionarla- ho guidato nel ritorno, quando il vento si era un pò placato-la forza dell'oceano che ti pervade ovunque. Ogni parte del mio corpo era in tensione. La concentrazione e la forza sono le due caratteristiche necessarie. La capacità di prevedere contemporaneamente tutta una serie di condizioni, dal vento, all'andamento dell'acqua, alle altre barche per non incrociarsi,all'inclinazione del corpo da tenere, oltre che alla prontezza di passare da un lato all'altro della braca in base alla situazione...sempre pronti ad ogni minimo cambiamento di vento che può far perdere totalmente equilibrio alla barca. Dan mi ha fatto notare come esperienze di questo tipo-di questo grado sopratutto-non possano che farti comprendere a pieno la forza del mare, del vento....e allo stesso tempo del proprio corpo in rapporto ad esso.

Oggi ho amato intensamente il mio corpo.

Stasera siamo stati a cena in una tipica locanda di mare. Tutto profuma di oceano e legno qui-persino la gente.

Domenica partirò per New York, andrò con Dan e Lana nel Connetticat a portare Lana dalla madre e io da lì raggiungerò New York. Dan ha insistito per regalarmi due giorni all'Harvard club Hotel di Mahnattan...Secondo lui è giusto che io viva ogni sfacettatura di New York, dalla più easy-ostello, autobus, ecc. a quella più inn.....Mi chiedo spesso perchè faccia tutto questo per me....Da New York poi raggiungerò Miami dove starò nel loro appartamento a Miami beach-oggi mi ha mostrato la zona-google map non ha più segreti per me-l'appartamento fa parte di una doppia costruzione di palazzi- Miami beach Tower-direttamente sul mare...

Nel silenzio di questa casa sento la nostalgia della mia Vita. Anche qui Vivo, anche qui ho dei legami, ma non sono scelti...ed io invece ho voglia di scegliere...credo sia ciò che più mi manchi qui, l'affetto che sta nelle piccole cose che si condividono...
Non amo dormire sola in un letto. E' sempre troppo grande, qualunque sia la misura. Amo la mia solitudine-riflessa-nella solitudine di qualcuno.

Il mio corpo brucia.

M.

3 commenti:

mary ha detto...

Alla solitudine ho sempre preferito una silenziosa compagnia.

Marika Bertoni ha detto...

Che bello Mari sentirti. Spero tu stia bene, sò che ormai sei alla fine, la mia donnina studiosa!Resisti! Ti abbraccio, M.

Anonimo ha detto...

La solitudine è bella quando non è forzata, deve essere una scelta ovviamente...
Io amo da sempre stare solo quando c'è gente attorno.