lunedì 14 luglio 2008

(…) Mi piace quando nei racconti c’è un senso di minaccia. Credo che un po’ di minaccia sia una cosa che sta bene, in un racconto. Tanto per cominciare, fa bene alla circolazione. Ci deve essere della tensione, il senso che qualcosa sta per accadere, che certe cose si sono messe in moto e non si possono fermare, altrimenti, il più delle volte, la storia semplicemente non ci sarà. Quello che crea tensione in un racconto è, in parte, il modo con cui le parole vengono concretamente collegate per formare l’azione visibile della storia. Ma creano tensione anche le cose che vengono lasciate fuori, che sono implicite, il paesaggio che è appena sotto la tranquilla (ma a volte rotta e agitata) superficie del racconto.
Raymond Carver, Il mestiere di scrivere

Da una conversazione.

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