sabato 5 luglio 2008

Cape Cod, 5 luglio, sera

"Sai di cosa ho più paura? Di stancare troppo i miei occhi. La mia testa. Il mio cuore"
"...continuare ad avere nuovi occhi, ma mantenere una costanza, la speranza.."
"...IL desiderio è un bisogno.."
"Sai, le persone a volte necessitano di rimuovere certe emozioni.."
"...ci sono moltissimi livelli di sfumature dell'amore.."
"...non è semplice, perchè credo che fondamentalmente la donna sia diversa dall'uomo e cerchi sempre qualcosa di più profondo e di meno materiale in un rapporto".

Emozioni. Vicine. Lontane. Carnali. Virtuali. Desideri. Bisogni. Rimozioni.

Se dovessi dare un nome al capitolo di un libro probabilmente ultilizzerei queste parole.
Frammenti di conversazione. Frammenti di emozioni. Questa terra è costantemente imbevuta dell'acqua che non da segno di volersi fermare. La vuole alimentare.

(Lana e Emy si mettono in costume per farsi una doccia insieme. I loro corpi sono così sottili e privi di tracce. Cena silenziosa. Io e Rihni-ho sbagliato a scrivere fino adesso, non si chiama Herini, abbiamo chiacchierato anche stasera, mi ha mostrato come si usa la lavatrice, l'asciugatrice-siamo in due qui, ma è formato famiglia allargata- la cena è stata ottima, Lana ha preparato un piccolo cake squisito, Dan è malato e non si alza dal divano-Io gli dico che è lo stress-lui mi guarda e conferma...E' una situazione difficile. Rhini ha spesso bisogno di parlare, e a me fa piacere poter essere sua amica).

Oggi ho provato una scarica elettrica sul mio corpo e nella mia testa. La pioggia è come se avesse lavato anche il mio corpo, la mia testa, vedo molte cose molto più chiaramente. Vorrei poter comporre un numero di telefono e confrontrami su questo. Vorrei scrivere un'altra email tra le mille spedite, ma ho deciso che non lo voglio più fare, non ora, voglio lasciare che questo tempo mi porti a leggere tutto con altri occhi. Non voglio perdere quelle emozioni e vorrei mantenerle come tali. Ho bisogno di emozionarmi e continuare a farlo. Emozionare. La parola emozione deriva dal termine movimento. Necessità. E' una sfumatura a cui ancora non sò definirne i limiti...e non credo di volerlo fare, ho solo bisogno di ritrovare il mio equilibrio...Poi sarò pronta.

(Giornata strana oggi. La lezione è stata più dura del previsto. Un ora e mezza per insegnare a Lana e Emy a coniugare le varie forme verbali: are-ere- ire. Mangiare-vendere-partire. Dan mi ha procurato anche una lavagna e quindi il mio ego si è pompato di facoltà che non mi appartengono, visto che l'italiano è l'ultima cosa che potrei davvero insegnare. Ma è bello vedere che imparano, a pronunciare "tu" senza dire "tscu", o vederle imparare a scrivere "Io mangio" quando prima si autodefinivano un mango: Io mango. Lana è molto sveglia, Emy un pò meno, ma è molto dolce, nascosta dietro al trucco nero e i capelli ossigenati, nei suoi 12 anni è percepibile ancora la sua vena di bambina).

Vorrei concedermi un desiderio. Continuare a poter giocare.
M.

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