venerdì 4 luglio 2008

Primo giorno

Cape Cod-3 luglio 2008
Una realtà che non mi appartiene, un’intimità sconosciuta, che porta tracce di situazioni,affetti che non sono i miei, ed io inevitabilmente mi ritrovo a cercarli dentro di me, sempre, quando viaggio da sola, viaggio per ritornare….Per ritrovarmi, per trovarmi sempre più giorno dopo giorno, sulla base dei mie limiti e delle mie forze, è una costante autoanalisi di me stessa, in funzione di un unico desiderio: la condivisione. E il mondo diventa uno specchio in cui mi guardo, con cui mi confronto, apro i miei occhi a nuove realtà che non passano più solo attraverso la mia testa, i miei sogni, le mie aspirazioni, ma soprattutto attraverso la mia pelle. Il mio corpo diventa l’elemento attraverso cui mi confronto. E’ contatto.
Murakami, nell’opera “la fine del mondo e il paese delle meraviglie” parla dell’ombra come qualcosa di indispensabile-il cuore- una visione emotiva delle cose, lo sguardo che sente il mondo, con le sue aberrazioni e contraddizioni.

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