martedì 29 luglio 2008

Miami Hallandale
29 luglio

-Scatola di spaghetti nella borsa, in totale contraddizone con la mia volontà di immedesimazione, ma il mio corpo abbisogna di neutralità. Non esiste una cucina americana, esistono gli Hamburgher, esiste la cucina afgana, cinese, tahilandese, Vietnamita, giapponese, haitiana, del Bangladesh, Sud Africana, Francese..e poi ancora gli Hamburger.
-Incontro Erik e i coinquilini peruviani esausta a SoBe e mi ritrovo a sfrecciare con una decappottabile blu sotto il cielo blu di Miami, vestita da spiaggia e con il sale e il vento nei capelli, ristorante Italiano, cena troppo costosa pur non avendola pagata, costosa perchè c'è chi pensa che con i soldi si possa comprare tutto. Delusione.
-Ho visto una stella cadente dal 23°piano.
-Ho sbagliato autobus e ho scoperto una zona di Miami che non avrei mai scoperto altrimenti.
-Ho sbagliato fermata, sono scesa a Downtown e mi sono dovuta fare in contromano tutta la MachArthur Causeway sotto il sole cocente delle una, due ore di cammino,scoprendo che la fotografia diventa una filosofia di vita, se non avessi avuto la macchina fotografica la mia reazione sarebbe stata forse diversa.
-L'oceano è caldissimo.
-La sabbia brucia.
-C'è una ragazza che mi assomiglia che fa lo stesso percorso a piedi lungo l'oceano-una ragazza mi ha chiesto "Ci siamo già viste mercoledì, che camminavi, no?"
-Adoro sentire la gente gridare in spagnolo per le strade
-Ho finalmente imparato ad usare l'aria condizionata

Oggi sono stata per la prima volta in una spiaggia di nudisti-Houlover Beach- Era un esperienza che mi ero promessa di fare. Non credo di essermi mai sentita così ... La spiaggia è isolata, non c'è il caos di Miami che mi ricordava troppo la Rimini Italiana...Sabbia bianca, oceano che sfuma dal bianco all'azzurro, e poi il cielo, il sole. Nuotare così, in una sorta di oasi..io imbevuta di sole ovunque. Non c'era molta gente, ma quelle poche persone mi hanno colpito per la loro naturalezza. Naturalezza nei gesti, nel modo di parlare nel muoversi. Ho conosciuto Ivo, un ragazzo sloveno, una sorta di fratellino, 17 anni con cui è stato piacevole chiacchierare per ore come fossimo vestiti, parlando di viaggi, fotografia, tempo... E' strano, perchè a volte credo di sentirmi più nuda seppur completamente vestita, che oggi, in cui c'era una sorta di equilibrio dolce tra me e la sabbia, l'acqua, il sole. Mi chiedo perchè la gente decida di andare lì al posto di una comune spiaggia. E' tra le poche in america in cui il nudismo è legale. Arrivi da una stradina che sbuca sulla strada, una striscia di terra chiara e poi il mare. Mi piacerebbe parlare con ogni singola persona e farmi raccontare qualcosa, perchè c'è una sorta di diversità in tutto questo ed è questa diversità che mi attrae.

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